Pochi giorni fa l’Amministrazione comunale e alcune tra le più rappresentative Associazioni dei consumatori di Ancona Adiconsum, Adoc e Federconsumatori territoriali si sono di nuovo incontrati per discutere sulla questione del rimborso della quota variabile della tassa sui rifiuti (TARI) riferita alle pertinenze. Come riportato nell’articolo: “Tari tra agevolazioni e rimborso”, scritto lo scorso settembre, aggiorniamo su quanto è stato stabilito e come è consigliato procedere per non perdere la possibilità di vedersi riconosciuto un eventuale rimborso.

Premesso che l’ultima legge di bilancio non ha risolto il problema della legittimità della quota variabile applicata alla pertinenza, se e come effettuare rimborsi, mentre la Corte dei Conti ha espresso parere negativo sulla possibilità da parte dei Comuni di procedere al rimborso in modalità automatica, vediamo come conviene procedere ora.

Il cittadino, per non vedersi decaduto il proprio diritto al rimborso, qualora venisse riconosciuto, dovrà necessariamente presentare alla società Ancona Entrate specifica richiesta, utilizzando l’apposito modulo “TARI RICHIESTA RIMBORSO PERTINENZE” disponibile cliccando a questo link: modulo rimborso

Oppure richiedendolo presso l’Informagiovani o presso le associazioni dei consumatori.

Tale modulo deve essere riconsegnato entro il 31 maggio 2019, compilato e completo degli allegati richiesti, tra cui le fotocopie delle ricevute dei versamenti e i documenti comprovanti la pertinenzialità all’abitazione.

Come già accennato nel precedente articolo ricordiamo che l’esigenza di questo rimborso nasce dalla notizia che molti comuni avrebbero negli anni mal interpretato la normativa ed applicato un regolamento Tari errato che di fatto ha portato gli utenti domestici a pagare di più la quota variabile Tari.

Dal 2014, con il passaggio dalla Tarsu, alla Tares e infine alla Tari, il Comune di Ancona avrebbe erroneamente calcolato la quota variabile Tari applicandola alle pertinenze della casa domestica, anche se non sono assoggettabili alla tassazione Tari.

I cittadini prima di compilare il modulo di richiesta di eventuale rimborso Tari applicata dal 2014 ad oggi, devono controllare se negli avvisi di pagamento ricevuti sia stata addebitata la quota variabile alle pertinenze.

Nella pagina del dettaglio delle somme, l’ente indica: i dati catastali dell’immobile, la superficie assoggettata alla tassazione, il numero degli occupanti, la quota fissa e variabile distinta per ogni unità immobiliare.

Si deve verificare che la quota variabile sia presente solo per l’abitazione e non sulle pertinenze.

Qualora sia presente la quota variabile sulle pertinenze, si procede alla compilazione del modulo di richiesta eventuale rimborso che va poi consegnato ad Ancona Entrate a mezzo posta raccomandata o posta elettronica certificata o consegnato all’ufficio protocollo di Ancona Entrate negli orari di apertura visibili cliccando qui.

L’amministrazione comunale e le associazioni continueranno a seguire con attenzione l’evolversi della vicenda e le prossime pronunce giurisprudenziali, al fine di rispondere con il massimo impegno a qualsiasi richiesta di informazioni da parte dei cittadini.

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Cosa sapere per eventuale rimborso Tari
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