La nuova imposta introdotta nella Legge di Stabilità 2014 ingloba tasse e tributi dovuti in relazione alla casa (IMU) e alla produzione di rifiuti (ex Tia e Tarsu e TARES).
In primis battezzata TRISE, nel maxi-emendamento del Governo approvato in Senato ha assunto la denominazione di Imposta Unica Comunale IUC
Composta da tre parti:
• l’Imu, la parte patrimoniale, che tassa il possesso di un’unità immobiliare;
• la Tari, che prende il posto della Tares o di altre sigle utilizzate per la tassa sui rifiuti, dalla Tia alla vecchia Tars;
• la Tasi, che copre i servizi comunali indivisibili di quelle attività comunali offerte in modo tout court a vantaggio di tutta la cittadinanza (si va dall’illuminazione cittadina alla manutenzione delle strade).
La Iuc è dunque una Service Tax composita, che riunisce le diverse imposizioni fiscali sulla casa e si paga sia rispetto al possesso di un immobile sia alla sua locazione, applicabile tanto ai proprietari quanto agli inquilini.
L’Imu sopravvive per i possessori di prime abitazioni di lusso, per le seconde case e per tutti gli immobili diversi dall’abitazione principale (case, capannoni, negozi, alberghi, etc).
La Tasi sarà a carico sia del proprietario che degli inquilini dell’immobile.
La Tari sarà a carico degli inquilini, indipendentemente se proprietari o affittuari.
Nel concreto la strada è ancora tutta da definire. Su aliquote, detrazioni e scadenze delle singole componenti della Iuc la politica continua a discutere.
Forse si lascia ai Comuni la massima facoltà di decidere come applicare la tassa, all’interno di uno schema pre-disegnato dallo Stato.
Rispetto alle scadenze l’Imu è versata in due rate, il 16 giugno e il 16 dicembre. I Comuni possono stabilire ulteriori modulazioni.
Anche per Tari e Tasi sono previste di norma due rate a cadenza semestrale, con termini stabiliti dal Comune in maniera anche differenziata fra i due tributi; ma si può decidere anche un pagamento unico entro il 16 giugno. Pertanto, farà fede la delibera di ogni Comune per le tre tasse.
Vista la continua evoluzione della materia e il tema “caldo” per proprietarie ed inquilini cercheremo di mantenere uno spazio aperto ad aggiornamenti nel nostro blog.
(questo articolo è stato scritto da Ketti Marini)
Tutte queste tasse spaventano il mercato immobiliare. Un cittadino tedesco paga per una (seconda) casa a Monaco di Baviera di 50 m2 del valore di 300.000 euro, 200 Euro. Mi sembra controproducente tassare la proprietà, si dovrebbe tassare il reddito.