Lo scorso 25 ottobre è stata firmata la nuova convenzione nazionale per i contratti di locazione a canone concordato.
Dopo tredici anni le organizzazioni nazionali più rappresentative della proprietà edilizia e dei conduttori hanno sottoscritto il nuovo accordo presso il ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Con l’augurio che ci sia un aggiornamento per le locazioni a canone concordato, di cui abbiamo ampiamente scritto negli ultimi articoli pubblicati e a cui abbiamo dedicato dei video di presentazione autoprodotti.
Negli ultimi anni i contratti a canone concordato ad uso abitativo sono stati sempre più utilizzati da proprietari e inquilini, nonostante spesso gli accordi a livello locale fossero molto datati. Ricordiamo che nel Comune di Ancona proprio lo scorso anno (dal 1 gennaio 2015) è entrato in vigore il nuovo accordo territoriale.
L’aggiornamento dell’accordo nazionale era necessario, viste le rilevanti criticità emerse negli ultimi anni nel settore dell’abitare e in quello della locazione temporanea e per studenti. Momento in cui la società è stata segnata da un crescente limite ad accedere alla proprietà edilizia, dalle difficoltà anche per le classi sociali intermedie a sostenere canoni di libero mercato, con l’insufficiente disponibilità di Alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica.
Il tavolo tecnico costituito al fine di aggiornare l’accordo, è arrivato alla firma della convenzione nazionale, di cui riportiamo a seguire gli elementi più importanti .
Gli affitti del social housing possono essere oggetto di una definizione negli accordi locali, superando in questo modo i casi di canoni fuori controllo.
Confermata la possibilità, in presenza di particolari condizioni, di stipulare contratti di natura transitoria con un affitto non libero, ma determinato dagli accordi locali per i Comuni sopra i 10.000 abitanti.
Prevista possibilità di sottoscrivere accordi territoriali, non soltanto nei Comuni con tensione abitativa, anche per gli studenti iscritti a master, dottorati, specializzazioni o perfezionamento.
Viene introdotta la possibilità, per le parti contrattuali, di richiedere l’attestazione, alle organizzazioni firmatarie, della conformità del contratto a quanto previsto dall’accordo locale.
Previste procedure di negoziazione paritetica e di conciliazione extragiudiziale per evitare le lungaggini ed i costi del contenzioso giudiziario.
La nuova convenzione nazionale ora dovrà essere recepita da un decreto ministeriale e servirà da testo di riferimento per le convenzioni territoriali, alle quali potranno rifarsi locatori e conduttori nella stipula dei singoli contratti.