contrattoLa seconda puntata del video “I tipi di contratto” è realizzata per presentare il contratto di affitto a canone concordato o anche detto 3+2. Appurato che in Italia esistono diversi tipi di contratto di locazione, possiamo considerare “due” le principali tipologie di contratto abitativo tra cui scegliere: contratto a canone libero o contratto a canone concordato.

Come ribadito più volte in vari post di questo blog, il contratto a canone concordato a sua volta può assumere la forma di contratto ad uso abitativo, per studenti universitari o ad uso transitorio. Questi ultimi due tipi sono da intendersi come forme tarate ad esigenze specifiche.
Il contratto di locazione “convenzionato” o “concordato” è quel contratto di affitto il cui il proprietario e l’inquilino si accordano per un canone che non è negoziato liberamente, ma risulta limitato dagli accordi territoriali stipulati a seguito di una contrattazione tra le associazioni di proprietari ed inquilini.
Con l’accordo territoriale si fissa un limite massimo al canone di locazione mensile per metro quadrato, a seconda del tipo di immobile e della zona in cui esso è ubicato. In genere questi accordi sono suddivisi per zone, all’interno di un Comune, in modo da contrattare canoni quanto più aderenti alla situazione effettiva del mercato.
Da gennaio 2015 nel Comune di Ancona è entrato in vigore il nuovo accordo firmato tra Comune di Ancona e le Associazioni di inquilini e proprietari. Tutta la modulistica e gli allegati da utilizzare sono scaricabili cliccando qui nella “area download” di iHome.
Le differenze principali tra i contratti a canone libero e concordato sono due: la durata e le agevolazioni fiscali. Il 3+2 è così definito perché ha una durata minima di tre anni con rinnovo automatico per altri due, mentre il contratto a canone libero è  minimo quattro anni quindi impegna per un tempo maggiore.
Inoltre i proprietari hanno interessanti agevolazioni fiscali, per i cui dettagli rimandiamo alla terza puntata, che verrà pubblicata giovedì prossimo: 14 settembre.
Dalle caratteristiche viste sino ad ora è già palese che questo tipo di contratto è appetibile soprattutto in questo momento storico, in cui il caro vita e l’immobilismo degli stipendi rendono l’affitto e la vita in condivisione una scelta auspicabile non solo dagli studenti universitari ma anche da gruppi di amici, colleghi e conviventi.
Infine segnaliamo un articolo pubblicato da Nomisma per quanti di voi vorranno scoprire, con qualche dato statistico, quanto questo tipo di contratto venga o meno stipulato.

 

Contratto a canone concordato: secondo video
Tag:             

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.