Dal 2020 l’Imu (Imposta municipale unica) e la Tasi (Tassa sui servizi indivisibili) sono state accorpate nella nuova Imu, mentre la Tari (la tassa sui rifiuti) è rimasta a sé stante.

La nuova Imu e Tari sono due tributi locali pagati annualmente, la prima è un’imposta ossia un contributo pagato senza ricevere nulla in cambio dalla Pubblica Amministrazione. La seconda è una tassa ossia un corrispettivo pagato per un servizio ricevuto.

Il presupposto per l’applicazione dell’Imu è il possesso dell’immobile mentre la Tari ha tariffe differenti in base alle dimensioni degli immobili e alla composizione del nucleo familiare.

Anche nel 2021 l’Imu non è dovuta sulle abitazioni principali e relative pertinenze, tranne quelle censite nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 ossia abitazioni di tipo signorile, abitazioni in ville e castelli, palazzi di eminenti pregi artistici e o storici; mentre le seconde case sono assoggettate al pagamento dell’Imu indipendentemente dalla categoria catastale.

Si ricorda, ancora una volta, che per abitazione principale si intende quell’immobile in cui il possessore e la sua famiglia vi dimorino abitualmente e vi abbiano la propria residenza anagrafica.

La Tari invece è dovuta anche sulle prime case, eventuali agevolazioni sono previste da regolamenti e delibere emesse dai Comuni. A questo link è possibile consultare quanto stabilito dal Comune di Ancona.

Attenzione, se la casa è disabitata non produce rifiuti quindi la tassa non è dovuta. L’esenzione totale è prevista per gli immobili inagibili o inabitabili o non abitati ( senza arredi e consumi).

Per l’Imu, oltre alle aliquote approvate dall’ente locale di Ancona consultabili a questo link, dal 2019 a seguito della legge n.160/2019, è previsto il taglio del 50% della base imponibile su cui si calcola l’imposta per gli immobili dichiarati inagibili, inabitabili o di fatto non utilizzati.

Questa riduzione si applica solo per i periodi dell’anno in cui esistono le condizioni che danno diritto alla riduzione e va prodotta una dichiarazione di un tecnico che attesti il fatto che l’immobile sia effettivamente inagibile o inabitabile.

Inoltre in caso di immobili concessi in uso gratuito, a parenti in linea retta entro il primo grado, il genitore che concede la casa al figlio, è prevista la riduzione del 50% a condizione che  il comodato sia con contratto registrato, chi la riceve la utilizzi come  abitazione principale, che il comodante risieda nello stesso Comune dell’immobile ceduto e sia titolare solo di un’altra abitazione, dove lui stesso risiede come abitazione principale e che le due case non siano censite in catasto come case di lusso.

Ultima novità del 2021 è relativa a i titolari di pensione estera che risiedono nello Stato che eroga la pensione e che hanno immobili in Italia. Questi possono beneficiare, del dimezzamento dell’Imu e della riduzione di due terzi della Tari, sempre a seguito di presentazione delle dichiarazione Imu e Tari al Comune.

Infine lo scorso anno, a seguito della pandemia, sono state previste ulteriori dilazioni pertanto consigliamo di restare aggiornati.

Agevolazioni per Nuova Imu e Tari nel 2021
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