Per regisfilatrare un contratto di locazione ad uso abitativo, non abitativo, commerciale e i contratti di affitto dei terreni, per richiedere l’opzione o la revoca della cedolare secca, è stato introdotto il modello RLI (Registrazione Locazioni Immobili).

Questo nuovo modulo telematico, in vigore dal 3 febbraio, rientra nel pacchetto di semplificazioni approvato con provvedimento direttoriale il 10 gennaio 2014, n. 2970/2014. Ha sostituito il modello 69, che continuerà ad essere usato per la registrazione dei contratti di comodato d’uso.

Il nuovo modello, di cui abbiamo illustrato le linee guida nel precedente post “Registrare il contratto di affitto? Dal 3 febbraio è più facile”  è scaricabile con le istruzioni per la compilazione dal sito dell’Agenzia delle Entrate

Quando un privato deve registrare un contratto di affitto e non vuole fare la coda in ufficio può compilare il modello RLI con pochi click, direttamente da casa. Se non lo avete ancora fatto, prima è necessario registrarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate e richiedere il codice Pin che sarà inviato via posta a casa, oppure ci si può rivolgere agli intermediari abilitati. Poi per utilizzarle il software RLI basta autenticarsi inserendo le credenziali di accesso ai servizi web, compilare il modello, allegare la copia del contratto, se necessario, e inviarlo.

Per rendere questa procedura ancora più snella e trasparente, dopo aver pubblicato le istruzioni e le specifiche tecniche, l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile sul proprio canale YouTube un video tutorial che illustra nel dettaglio come procedere passo dopo passo.

In una nota stampa l’Agenzia precisa che il video è stato realizzato internamente e a costo zero ed è accessibile anche ai non udenti grazie all’utilizzo di sottotitoli in italiano e nelle principali lingue straniere.

Oltre a permettere di compilare il modello, allegare la copia del contratto rigorosamente in formato .tif , .tiff o pdf e inviarlo, il software permette di pagare le imposte di registro e di bollo sempre online, tramite addebito sul conto corrente. Il servizio telematico rilascerà poi la ricevuta di avvenuta registrazione che dovrà essere conservata insieme al contratto di locazione in originale.
In alcuni casi si potrà accedere a un’ulteriore semplificazione inviando il modulo senza allegare il contratto.

Questo è possibile con la “regola” del 3, quando:

  • il numero di locatori e conduttori rispettivamente non sia superiore a tre;
  • si registra la locazione di una sola unità abitativa ed un numero di pertinenze non superiore a tre;
  • il contratto contiene esclusivamente la disciplina del rapporto di locazione e senza ulteriori pattuizioni;
  • tutti gli immobili devono essere censiti con attribuzione di rendita;
  • il contratto è stipulato tra persone fisiche che non agiscono nell’esercizio di un’impresa, arte o professione.

Infine ricordiamo che con il modello RLI è possibile esprimere anche la scelta della cedolare secca sia in sede di registrazione del contratto sia successivamente, o la revoca della stessa, nel quadro D. È possibile revocare la cedolare secca per ciascuna annualità contrattuale successiva a quella in cui è stata esercitata l’opzione entro il termine previsto per il pagamento dell’imposta di registro relativa all’annualità di riferimento. La rinuncia alla cedolare secca, infatti, comporta il pagamento dell’imposta di registro per l’annualità di riferimento e per quelle successive.

Comunque il modello RLI può essere consegnato su carta con allegato il contratto direttamente a un ufficio dell’Agenzia delle Entrate. Quindi per quanti non avessero possibilità di procedere on line, non resta che armarsi di pazienza e fare la fila!

 

 

(questo articolo è stato scritto da Ketti Marini)

Registrare il contratto di affitto senza code, si può!
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