La legge di Bilancio 2020, entrata in vigore il 1 gennaio ha stabilito la proroga di molte delle detrazioni fiscali che riguardano i così detti “bonus casa”. Sono stati confermati gli incentivi eco e sisma bonus, le detrazioni per gli interventi su terrazze e giardini e quelle per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. È stata modificata la modalità dello “sconto in fattura” ma la novità assoluta riguarda il bonus facciate.

Vediamo nel dettaglio quando si effettuano lavori di ristrutturazione e riqualificazione degli edifici esistenti.

Il bonus ristrutturazioni riguarda la possibilità di beneficiare della detrazione Irpef del  50% su un massimo di spesa pari a 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare, tali detrazioni hanno una durata di 10 anni e spettano ai contribuenti che effettuano lavori di restauro, risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia.

Il bonus mobili spetta a chi ha eseguito interventi di ristrutturazione effettuati prima dell’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La percentuale da detrarre è del 50% ed è relativa ad un massimo di spesa di 10.000 euro.

L’ecobonus prevede una detrazione dal 50 all’85% delle pese sostenute per interventi di riqualificazione energetica, per un massimo di spesa pari a 100.000 euro da suddividere in 10 anni.

Il bonus verde è un’agevolazione che prevede una detrazione pari al 36% per la riqualificazione urbana da parte di privati e condomini per terrazzi, balconi e giardini e per chi finanzia lavori per il verde pubblico.

Infine il sisma bonus detrazione che incentiva (con aliquote che variano dal 70% al 85%) i lavori di messa in sicurezza e di consolidamento strutturale degli edifici esistenti che garantiscano un miglioramento di almeno 1 classe di rischio sismico.

La novità del bonus facciate consiste nella detrazione del 90% delle spese sostenute per il recupero delle facciate esterne degli edifici edifici esistenti ubicati in zona A (centri storici) e zona B (totalmente o parzialmente edificata) così come definiti ai sensi de DM 1444/68. Escluse le case isolate di campagna. I lavori incentivati di recupero o restauro della facciata sono relativi ai costi per gli interventi di manutenzione ordinaria:gli interventi sulle strutture opache della facciata; i lavori su balconi, ornamenti, marmi e fregi; la pulitura della facciata; la tinteggiatura esterna dell’edificio.

Per quanto riguarda lo sconto in fattura, unicamente per gli interventi di ristrutturazione importante di primo livello e con un importo dei lavori pari o superiore a 200.000 euro, il soggetto avente diritto alle detrazioni può optare, in luogo dell’utilizzo diretto delle stesse, per un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, che sarà anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi; a quest’ultimo sarà poi rimborsato sotto forma di credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione, in 5 quote annuali di pari importo.

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Bonus 2020: conferme e novità
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