Acquistare casa è una delle scelte più importanti e più impegnative che si affrontano nell’arco di una vita: per questo è importante avere le giuste informazioni e conoscere, anche nei particolari, tutto ciò ruota attorno ad una compravendita.
I primi passi per districarsi tra burocrazia e mercato devono tener conto di due momenti cruciali: la scelta e l’acquisto.
Prima cosa da fare verificare le proprie possibilità economiche ricordando che le banche non concedono un mutuo la cui rata sia superiore ad un terzo del proprio reddito netto o di un ammontare superiore all’80 per cento del valore dell’acquisto dell’immobile.
Al contempo è necessario capire quali sono le proprie esigenze in termini di superficie, comfort e definizione del luogo dove cercare casa, così da avere le dee chiare quando si dovranno accettare, o forse no, compromessi legati alla realtà del mercato immobiliare.
Di solito dopo una prima ricerca svolta in autonomia tra annunci privati, si decide se affidarsi o meno ad un agente immobiliare tenendo presente che dovrà fare il nostro interesse tanto quanto quello del venditore visto che ha il ruolo di mediatore tra le parti ed è pagato da entrambi.
Comunque è sempre consigliabile fare dei controlli sull’immobile sia di tipo fisico , sia documentali al fine di evitare brutte sorprese.
È necessario conoscere e reperire informazioni sul quartiere dove si decide di acquistare l’immobile, sui servizi offerti, i mezzi pubblici, estremizzando un po’ ci potrebbero essere di aiuto i social street, i quali nascono come gruppi chiusi di facebook per “socializzare con i vicini della propria strada di residenza al fine di instaurare un legame, condividere necessità, scambiarsi professionalità, conoscenze, portare avanti progetti collettivi di interesse comune e trarre quindi tutti i benefici derivanti da una maggiore interazione sociale” ma che possono essere incubatori di informazioni utili per coloro che vogliono diventare abitanti di quella via.
Cosa evitare in questa prima fase è abbastanza scontato: la fretta, la superficialità, non verificare le informazioni sull’immobile e sul venditore, indebitarsi eccessivamente.
Una volta definito l’immobile si passa all’acquisto, che proviamo quindi a delineare con alcune parole chiave:
il compromesso: così definito in gergo commerciale il contratto preliminare, con cui l’attuale proprietario di un immobile ed il futuro acquirente convengono di stipulare, entro una certa data e a determinate condizioni, un contratto definitivo avente ad oggetto il trasferimento della proprietà dell’immobile;
il rogito: il vero e proprio atto di compravendita, il passo finale che segna definitivamente il passaggio di proprietà o di altro diritto sul bene e fa sorgere l’obbligo di pagare il prezzo pattuito;
il notaio: colui che redige l’atto di compravendita in forma scritta e lo autentica. Il suo obbligo principale è raccogliere le dichiarazioni delle parti ed inserirle nel documento, dichiarazioni circa la regolarità urbanistico-edilizia del bene, una volta chiarite le conseguenze di dichiarazioni mendaci o reticenti.
Rientra tra i compiti del notaio effettuare controlli sull’esistenza di ipoteche , di altri vincoli o irregolarità edilizie in relazione alle risultanze del catasto e dei registri immobiliari. Non sono di sua competenza i controlli presso uffici diversi e sul luogo dell’immobile;
l’attestato energetico: l’Ape Attestato di prestazione energetica, la cui mancanza è divenuta negli ultimi anni da motivo di nullità del contratto a sanzioni economiche legate alla mancato allegato.
Questi pochi cenni, che ci proponiamo di approfondire in articoli dedicati, hanno perfettamente reso l’idea della complessità degli atti e degli elementi di cui tener conto.
Volendo concludere sottolineando un aspetto positivo: mai come in questi anni chi compra è avvantaggiato dall’offerta sterminata quindi: “ trattare” è un imperativo.