Lunedì 2 luglio scade il termine per il pagamento del saldo 2017 e acconto 2018 della cedolare secca. Infatti il versamento della cedolare rispetta le stesse scadenze delle imposte sui redditi: sabato 30 giugno; ed essendo sabato si potrà versare entro il lunedì immediatamente successivo.

Ricordiamo che il regime della cedolare secca per gli affitti consiste nell’applicazione di un’aliquota sostitutiva, fissa e agevolata che sostituisce Irpef e relative addizionali, imposta di registro e imposta di bollo.

L’applicazione di questo regime è una scelta del proprietario dell’immobile in base alla propria situazione reddituale e tale opzione deve essere scritta nel contratto di affitto, ovvio che anche gli inquilini beneficiano dei vantaggi che ne derivano.

L’inquilino non pagando l’imposta di registro, risparmia sul 50% di sua competenza, non paga l’imposta di bollo sul contratto, non paga le addizionali regionali, il canone resta invariato e non vengono applicati gli aggiornamenti Istat.

Sui contratti a canone libero per il calcolo della cedolare secca si applica un’aliquota del 21%, mentre sui contratti a canone concordato  la legge di Stabilità ha prorogato anche per il biennio 2018-2019 l’aliquota agevolata del 10%.

Anche la cedolare secca, così come le altre imposte sui redditi, viene pagata con il meccanismo del saldo e dell’acconto.

Per definire chi deve pagare l’acconto della cedolare secca 2018, di importo pari al 95% dell’imposta dovuta per l’anno precedente, bisogna far riferimento a quanto indicato nella dichiarazione dei redditi.

L’acconto è dovuto quando il Totale imposta cedolare secca supera 51,65 euro, in caso contrario, quando l’importo risulta inferiore, non sarà necessario versare l’acconto 2018 ma soltanto il saldo 2017, equivalente al restante 5% della cedolare secca.

L’acconto non è dovuto nel primo anno di esercizio dell’opzione per la cedolare secca, poiché manca la base imponibile di riferimento, cioè l’imposta sostitutiva dovuta per il periodo precedente.

Nel caso in cui l’importo dell’acconto sia superiore a 51,65 euro, il versamento deve essere effettuato rispettando le seguenti scadenze e modalità: un’unica scadenza il  30 novembre 2018 qualora l’importo dovuto sia superiore a 51,65 euro ma  inferiore a 257,52 euro. Due rate qualora l’importo dovuto sia superiore a 257,52 euro; in questo caso i versamenti prevedono due scadenze: prima rata di acconto entro il 2 luglio 2018 ( del 40% del dovuto), seconda rata di acconto entro il 30 novembre 2018 (il restante 60%).

Per quanto riguarda il saldo, invece, il versamento potrà essere effettuato entro il 30 giugno dell’anno successivo, ovvero entro il 31 luglio, con la maggiorazione dello 0,40%.

Il versamento della cedolare avviene attraverso il modello F24 inserendo i codici tributo stabiliti dall’Agenzia delle Entrate.

Spettano ai proprietari i calcoli per il pagamento e le dovute verifiche, gli inquilini possono solo trarne dei benefici.

Cedolare secca: prima scadenza 2 luglio
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